Il PD Cittadino sulla questione del vecchio/nuovo ospedale
Noi democratici pordenonesi, convinti del soddisfacente progetto già approvato, preferiremmo dedicare quelle risorse a migliorare la continuità assistenziale per i malati cronici e anziani sempre più numerosi sollevando così l’ospedale da compiti impropri e gravosi.
In questo senso la conferma del sito attuale consentirebbe alla Cittadella della Salute, già finanziata ed giunta alla fase di progetto definitivo, di sviluppare appieno le sue potenzialità.
Con i maggiori fondi a disposizione, ferma restando la localizzazione attuale, potremmo anche interrare il parcheggio di via Comunale per sviluppare uno spazio di attesa a disposizione di tutti coloro che sono costretti a trascorrere diverso tempo vicino a luoghi di cura.
Perché se sforzo economico regionale deve essere, questo non deve prevedere la cementificazione dell’ambito attualmente occupato dall’ospedale, che a nostro avviso andrebbe invece destinato ad ospitare verde e/o strutture di pubblica utilità.
Ben inteso è del tutto ovvio che la struttura attuale, vetusta e inadeguata a soddisfare la domanda di salute della popolazione, necessiterà di manutenzione costosa fino alla piena operatività del nuovo ospedale che ipotizziamo essere più lontana di quanto dichiarato dall’amministrazione regionale.
L’urbanizzazione della Comina, inoltre, non ci rende di certo felici considerando che essa rappresenta uno degli ultimi polmoni agricoli del comune di Pordenone e che una crescita ridotta o zero della popolazione potrebbe comunque inficiare uno sviluppo della città in quella direzione, anche alla luce delle linee guida per il nuovo Piano Regolatore, approvate pochi giorni fa dal Consiglio Comunale, che indicano nella salvaguardia dell’ambiente e in una pianificazione attenta all’uso dispersivo del territorio due degli obiettivi da perseguire.
Idee diverse, ma in ogni caso foriere di vantaggi e svantaggi.
E’ più che mai importante però che, a questo punto della vicenda il cittadino pordenonese abbia l’opportunità di sapere che cosa perde e che cosa viene messo a rischio nel caso in cui la scelta sia quella per il nuovo nosocomio in Comina:
Perde:
• i tempi di realizzazione dell’ospedale, pronto entro il 2011;
• 9 milioni di euro per la progettazione e per i primi lavori;
• una viabilità in fase di orientato sviluppo pensata proprio per il vecchio sito dell’Ospedale;
• se il nuovo richiede minimo 70 milioni di euro in più, la possibilità di vedere finanziati ampliamenti interventi sul territorio (Rsa, case di riposo, …);
• la centralità dell’Ospedale rispetto alla città;
• la vicinanza con la futura Cittadella della Salute.
Rischia di:
• perdere la linea di finanziamento già delineata nel piano di investimenti dalla Regione, con la possibilità inoltre che tra 5 anni (se basteranno) le priorità nell’ambito sanitario cambino;
• assistere a tempi lunghi e a costi crescenti per l’urbanizzazione della zona della Comina alta;
• veder scomparire la zona a bassa cementificazione dell’attuale sito, preziosamente vicino al centro città.
Walter Manzon
(segretario del Circolo Pordenonese del PD)