Quattro anni di non governo
Dopo aver rivendicato l’appoggio dato dal Pd al governo Monti “contro il proprio vantaggio elettorale ma nell’interesse del Paese” Serracchiani ha detto di avere “fiducia nell’uscita dalla crisi con gli sforzi di tutti e con l’impegno del Pd affinché i sacrifici richiesti siano il più equi possibile”. Analizzando l’operato della giunta Tondo, la segretaria regionale ha stigmatizzato la “latitanza della Giunta sul piano internazionale. Infatti – ha spiegato – siamo una regione cerniera che dovrebbe trarre benefici dagli scambi commerciali con il Nord e l’Est Europa e puntare decisamente a progetti turistici ‘senza confini’, valorizzando anche in questo la propria specialità come un potente motore di sviluppo economico”.
Il consigliere regionale Sandro Della Mea ha evidenziato “i gravi limiti della maggioranza, che in questa legislatura regionale ha approvato ben 17 leggi poi impugnate per incostituzionalità: un dato che la dice lunga sull’incapacità del centrodestra di fare le riforme organiche necessarie per progettare il futuro della nostra regione. Il tutto – ha aggiunto – aggravato da episodi come il patto scellerato con Tremonti, con cui la Regione si è impegnata per sempre a versare 370 milioni di euro allo Stato in cambio di nulla, o la decisione di impiegare i 110 milioni di avanzo di bilancio lasciati da Illy per abbattere il debito anziché per sostenere il sistema economico produttivo nella crisi”.
Secondo il consigliere Marsilio “Tondo e il centrodestra si sono distinti solo per un’azione di controllo politico della società esercitato a tutti i livelli, che ha permesso al Pdl e alla Lega di potenziare le loro corti ma ha azzerato la capacità progettuale dei vari settori della vita economica e sociale regionale. Ciò è accaduto sia con il commissariamento delle Comunità Montane sia con la gestione delle risorse: invece di scelte chiare di semplificazione – ha concluso – ci troviamo invece un sistema sempre più centralizzato e dominato dalla burocrazia e un quadro legislativo per lo più inadeguato”.