26 Ottobre 2007

Pd, la prima adunata in Fvg

Un happening per ringraziare tutti coloro che si sono spesi per i risultati della consultazione ma che non potrà esimersi dall’impostare il lavoro per le scadenze imminenti: la Costituente regionale, probabilmente il 10 novembre (dopo che sabato 27 ottobre si sarà insediata quella italiana), le modalità per designare i segretari provinciali e i contenuti dello Statuto. Per Zvech un’anteprima importante all’investitura ufficiale che avverrà alla Costituente. «Il Pd vivrà in uno spirito di grande unità e non in preda a frenesie correntizie – sottolinea, anticipando il senso del suo intervento -. Dovremo decidere insieme, senza fughe in avanti, e questo ovviamente vale anche per me, con lo stile dell’ascolto e della partecipazione». Per la costituzione degli organismi di partito, evidenzia che dovrà essere mantenuto il principio della parità della rappresentanza, quindi con un 50\% di donne, che per altro sono la maggioranza dell’Assemblea. «È in quella sede che svilupperemo le linee programmatiche», osserva ancora Zvech .

Sicuramente presente anche Moretton, cui le primarie hanno tributato un 30\% di preferenze. «Festeggeremo nella condivisione e nell’apprezzamento per il gran numero di cittadini che ha partecipato alle primarie – dice -, esprimendo in questo modo un desiderio di coesione e forza decisionale che il Pd dovrà avere». Anche Moretton blocca sul nascere chi ipotizza un partito minato dalle correnti. «Ho sempre detto che ci sarà un confronto serio sui programmi, con la condivisione unanime del progetto. Il Pd – aggiunge – diventerà forte solo se saprà rapportarsi con i cittadini attraverso programmi credibili e attuabili in tempi certi». Palmanova sarà «la dimostrazione dell’impegno dei vertici a mantenere i contatti con il popolo delle Primarie – secondo Barazza -, perché merita di essere tenuto caldo e informato». Cionondimeno, sottolinea l’ex-sindaco di Udine, dovremo mettere i ferri in acqua «perché vi sono delle urgenze innegabili, come l’individuazione delle regole per la nomina dei coordinatori provinciali. Per Udine, in particolare, si tratta di una necessità impellente, poiché nel 2008 si voterà per la Provincia e il Comune». Lo Statuto, infine, «non dovrà essere standard, ma riflettere la natura plurale della regione». All’appuntamento arriveremo «combattivi – promette Russo -, per cominciare bene». Tra le proposte, anticipa, «il limite di mandato per segretari e candidati; l’incompatibilità delle cariche; una piattaforma internet e un registro delle associazioni che desiderano essere consultate periodicamente».

Antonella Lanfrit
Gazzettino – Regione
26/10/2007


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