11 Agosto 2010

PREPARIAMO GIORNI MIGLIORI

Qui troverete provvedimento per provvedimento la nostra attività, le nostre battaglie, spesso durissime, le nostre proposte e anche i successi ottenuti, in alcuni casi di notevole importanza. Siamo riusciti, infatti, come compete a una forza di opposizione responsabile, a cambiare e migliorare nella sostanza alcune leggi anche se alla fine dell’esame, secondo il nostro giudizio, restano sbagliate. È stato così in febbraio, solo per fare un esempio, per il decreto che pretendeva di realizzare la società per azioni della Protezione civile e dare sponda a un sistema su cui poco dopo sono state smascherate le molte nefandezze. Lo stesso abbiamo fatto, a partire dai lavori di commissione, per la legge sulle intercettazioni, la prima delle nostre battaglie in aula alla ripresa di settembre. Troverete anche l’attività fatta di impegni chiesti al governo attraverso le mozioni che via via hanno toccato punti fondamentali per la vita Economica, sociale e culturale del Paese, per i diritti di tutti. Così come è stato con le interrogazioni e le interpellanze. Un prezioso quanto accurato dossier realizzato dal nostro ufficio che si occupa dei rapporti con l’assemblea (disponibile sul sito del gruppo all’indirizzo www.deputatipd.it) fornisce una serie di dati di grande interesse per comprendere come si è concretizzato l’operato dell’esecutivo in Parlamento e come si è svolto il nostro lavoro. Dati che spesso sfuggono nel grande mare dell’informazione politica, sopraffatti da notizie di taglio diverso, più legato al dibattito quotidiano, spesso sterile e chiassoso. Si può vedere che il gruppo del Pd si è confermato (i dati riguardano la legislatura dal suo inizio) il più presente in aula con percentuali di assoluto rispetto, l’81,8. Siamo stati i più presenti sia fra quelli di opposizione, sia fra tutti i gruppi (di solito questo primato viene ricoperto da chi sostiene il governo). La forte presenza in aula ci ha permesso di battere il governo 53 volte. Da ricordare le vittorie sul nostro emendamento che in pratica ha annullato il decreto salva liste o l’approvazione di una pregiudiziale di costituzionalità che ha fatto saltare un decreto che avrebbe aiutato il fenomeno dell’abusivismo in Campania. Delle 175 leggi approvate fino alla metà di luglio – come si legge nel dossier appena citato – ben 150 sono di iniziativa governativa. Quelle nate in Parlamento non hanno quasi mai grande rilievo e raramente prevedono spesa. Si tratta nella gran parte dei casi di leggi simbolo, come le istituzioni di giornate per celebrare ricorrenze o l’istituzione di commissioni d’inchiesta. Spesso (in 18 casi su 25) sono state approvate senza passare per l’aula, con il sistema della sede legislativa in commissione. Ancora: il governo ha superato qualsiasi record licenziando ben 65 decreti (come abbiamo ricordato prima 2 sono stati bloccati in aula) e chiesto la fiducia 36 volte nelle due Camere. Di fronte a questo quadro impressionante, testimonianza del tentativo della destra di svilire il Parlamento, il nostro gruppo ha lavorato con serietà e passione per proporre nuovi progetti per l’Italia e per affermare un’altra idea della politica.
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