25 Marzo 2012

CASO COLLARILE

Tant’è che a poche ore dal consiglio comunale, era stato condiviso tra gli esponenti della maggioranza l’ordine del giorno con il quale si dava il via libera al progetto delle scuole riunite. Così sembrava scontata l’unanimità in aula al momento del voto. Durante la seduta, invece, Collarile ha manifestato delle perplessità («mi mancano elementi per decidere per il sì all’accorpamento») e al momento del voto è uscito dall’aula. «È opportuna una riunione tra gruppi di maggioranza – chiede il vice sindaco e coordinatore dei Cittadini per San Vito, Tiziano Centis – per capire cosa sia successo in consiglio e gli effetti politici. Non solo. Lo riteniamo un fatto grave, perché in aula è mancato il sostegno del Pd all’operazione accorpamento». Centis si riferisce al fatto che l’unico intervento del Pd è stato quello di Collarile, se si esclude la dichiarazione di voto espressa a nome del partito dal consigliere Giò Battista Scodeller. «Mi sembra un magro sostegno politico – afferma Centis – per un progetto così rilevante per l’Amministrazione». Anche l’esponente dell’Idv-Sel, Andrea Bruscia, ritiene necessaria «quanto prima una riunione di maggioranza per fare chiarezza sull’accaduto». Il segretario del Pd sanvitese, Ignazio Quarin, si dice «sorpreso per la decisione dell’ultimo minuto del nostro capogruppo: anche se aveva espresso delle riserve, aveva garantito, anche poco prima del consiglio, il proprio voto a sostegno». Quarin ritiene opportuno sentire sulla vicenda i consiglieri dei tre schieramenti e lo stesso sindaco. «Mi auguro comunque che attraverso il dialogo venga tutto chiarito. Per quanto riguarda Collarile, escludo che sia messo alla porta dal Pd, ma il ruolo di capogruppo sarà da verificare».

© riproduzione riservata dal gazzettino del 22/03/12

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