21 Maggio 2019

Lega chieda dimissioni a casa sua

Shaurli: se pensano di trovare un Pd tiepido o timoroso, con me sbagliano di grosso

“Le armi di distrazione di massa stanno toccando vertici impensabili e quando dopo un anno di governo non si ha nessun risultato da vantare, tutto fa brodo in campagna elettorale. La Lega ha finalmente trovato la ‘madre’ di tutte le battaglie, la priorità assoluta per cui lottare, magari affidandosi a madonne e rosari: chiedere le dimissioni di un consigliere del Pd e parlare della sicurezza della posta elettronica del potente assessore Pizzimenti. Sicurezza che in una Regione seria intanto dovrebbe essere garantita a tutti dai tecnici e dalle società preposte”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, in merito alle prese di posizione di esponenti della Lega Fvg che hanno chiesto le dimissioni della consigliera regionale dem Mariagrazia Santoro.

La Lega dovrebbe fare molta attenzione – ammonisce Shaurli – a chiedere le dimissioni di chiunque: con la trave che ha nell’occhio non è consigliabile occuparsi di pagliuzze altrui. Se pensano di trovare un PD tiepido o timoroso, con me sbagliano di grosso, e Pizzimenti prima di gettarsi all’assalto si ricordi la storia, passata e recente del suo partito, che non gli consente di far prediche a nessuno. Dal capo supremo che è andato a nascondersi dietro le sottane di Di Maio per evitare di comparire davanti ai giudici, ai 49 milioni dei cittadini ancora da restituire, dalle ‘mutande verdi‘ fino a un certo sindaco che non ha avuto il tempo di dimettersi perché l’hanno messo in carcere.

Strana questa Lega iper-garantista con i suoi e severa e ‘sconvolta’ qui e adesso, nei confronti di una consigliera che non ha ancora ricevuto una carta dall’autorità giudiziaria. Se necessario – puntualizza l’esponente dem – Santoro si difenderà nelle sedi opportune e non certo dalle accuse fondate su notizie uscite in modo improprio da qualche ufficio”.

Per Shaurli “se la scelta sono i toni da ‘capitano’ e la volontà è provare a criminalizzare la consigliera Santoro, il Partito democratico non si fa certo intimorire, non solo perché non ha hacker russi a supporto ma soprattutto perché non gli interessa spiare la ‘poderosa’ attività amministrativa di questa maggioranza: sarebbe inutile”.


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