Parlateci del buco in Sanità
Shaurli: troppo tardi Fedriga scopre che mancano milioni
La notizia del buco prossimo venturo nei conti della Sanità regionale – per ora una cifra tra i 50 e i 90 milioni – arriva come un colpo di cannone. Le conseguenze si faranno sentire al momento della legge di Stabilità e quando si tratterà di decidere se si può assumere nuovo personale. Sono ancora nell’aria le accuse di Fedriga e Riccardi, che parlavano di Direzione Salute sguarnita, di risorse spostate senza organizzazione ai servizi territoriali. E l’anno scorso mancavano meno soldi di oggi.
Oggi, con tutti i commissari e i direttori schierati agli ordini, Riccardi dovrà confrontarsi con cifre che denunciano gravi lacune nel governo del sistema. Milioni di cui scopre l’assenza con largo ritardo e fuori tempo per attuare misure correttive. Lo spostamento al 30 giugno della scadenza per la presentazione dei rendiconti è stata improvvida, perché non permette un monitoraggio tempestivo. Ci si chiede poi che ruolo abbia svolto nel controllo della spesa la famosa Azienda Zero, che doveva essere proprio “elemento di congiunzione tra il momento politico-strategico e livello operativo aziendale”.
Proprio perché sappiamo che la spesa sanitaria è un nodo fondamentale per la tenuta del bilancio regionale abbiamo attuato con la nostra riforma il modello ‘hub&spoke’, che oggi lo stesso Riccardi loda perché gli serve. I rilievi della Corte dei Conti, che con il centrosinistra hanno fatto levare grida di scandalo, oggi sembrano passare quasi inosservati nel nuovo clima politico. Ma le conseguenze dello sbilancio della Sanità si faranno sentire al momento della legge di Stabilità e quando si tratterà di decidere se si può assumere nuovo personale. Intanto, invece di programmazioni vere, si chiudono punti nascita per promesse elettorali o ci si scontra con operatori e rappresentanze sindacali, le liste d’attesa si allungano e la qualità del servizio ai cittadini è in progressivo deterioramento ”.
Foto: Mataran