24 Luglio 2020

Addio a Giulio Magrini

LE RIFLESSIONI DI SHAURLI, SERRACCHIANI E PASCOLAT

“Un grande vuoto nella nostra comunità: non c’è più Giulio Magrini, figlio della Resistenza e della sua amata Carnia, in prima linea nella Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli, un politico, un uomo e un amico sincero da cui ho imparato tanto, sempre troppo poco. Ci ha lasciato con la riservatezza gentile che era il suo tratto. Custodirò preziosamente ogni riflessione e ogni consiglio, il ricordo delle nostre lunghe chiacchierate”. Cosi Debora Serracchiani ricorda la figura di Giulio Magrini, spentosi nella notta a 79 anni, già consigliere regionale del Pci dal 1978 al 1988, impegnato nell’Anpi, nell’associazionismo montano e ancora di recente attivo in iniziative culturali. Nato e vissuto a Ovaro (Udine), era figlio di Aulo, medico e partigiano, medaglia d’argento al valor militare alla memoria, commissario della Brigata “Carnia” della Garibaldi ucciso nel 1944 dai soldati tedeschi.

“La perdita di una personalità come Giulio Magrini è un dolore immenso per la nostra comunità politica, per le capacità dimostrate sedendo nelle Istituzioni ma soprattutto per la passione gratuita e l’impegno civile che lo ha contraddistinto fino all’ultimo. Alla moglie e ai figli va la nostra vicinanza”. Il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli esprime così il cordoglio dei democratici per la scomparsa di Giulio Magrini.
Per l’esponente dem “mancherà un punto di riferimento, una persona che ha amato profondamente la sua Carnia e tutto il nostro territorio, e che ha amato la politica, quella fatta di servizio, rapporti umani e visone del futuro. Per chi come me ha avuto la fortuna di conoscerlo, di confrontarsi e imparare da lui, mancherà la persona, gli stimoli culturali che offriva e l’esempio che incarnava”.

“La morte di Giulio Magrini è una perdita incolmabile – aggiunge il segretario provinciale Pd di Udine Roberto Pascolat – per tutto il Partito democratico friulano, per la sua intelligenza, la sua competenza e la ricerca di soluzioni sempre progressiste ai problemi del territorio. Se n’è andato un antifascista, un uomo illuminato e un testimone fondamentale dei valori e della storia della Carnia”.

In primo piano