21 Settembre 2025

Sport in Fvg apre strada a amicizia Italia-Slovenia

VITO: MENO BUROCRAZIA PER SPORTIVI TRANSFRONTALIERI

“Semplificazione della burocrazia per atleti e realtà sportive transfrontaliere, facilitazione dello scambio di arbitri e della formazione dei tecnici, normative omogenee per i certificati medici sportivi tra Stati UE, edilizia e progetti sportivi comuni e soprattutto rendere possibile la realizzazione di veri campionati transfrontalieri per tutte le discipline sportive”. Sono alcune delle proposte trasmesse dal Pd regionale e in particolare del Coordinamento di Gorizia alla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, in collegamento da Roma durante l’evento “Lo sport è democrazia. La forza della comunità”, a due anni dall’inserimento della riforma sullo Sport in Costituzione e alla vigilia della Settimana europea dello Sport che inizia il prossimo 23 settembre.

Nel capoluogo Isontino il tema dell’incontro è stato lo “Sport transfrontaliero ed europeo”, coordinato dalla segretaria del Pd provinciale isontino Sara Vito con protagonisti rappresentanti del movimento sportivo italiano e della comunità slovena. Tra i partecipanti anche la vicesegretaria Pd Fvg Lucia Giurissa, il segretario del Pd provinciale di Udine Luca Braidotti con il componente della sua segreteria e segretario del circolo Aiello Jacopo Bordignon, i consiglieri regionali dem Diego Moretti e Laura Fasiolo.

“In Friuli Venezia Giulia la passione per la pratica sportiva – ha spiegato Vito nel collegamento – ha favorito gli scambi positivi e le relazioni tra le persone e l’esperienza della comunità slovena sul territorio è significativa. Da quasi quarant’anni lo sport ha aperto la strada alla collaborazione transfrontaliera oltre confine, dando vita a un percorso oggi consolidato e improntato all’amicizia”.

“L’impegno della politica, delle istituzioni pubbliche delle associazioni e del mondo del volontariato – ha sottolineato la segretaria dem – hanno reso possibile un presente di pace e fratellanza che non va dato per scontato, ma richiede impegno costante e determinazione, per rafforzarsi giorno dopo giorno. Le difficoltà però non sono mancate e – ha segnalato Vito – anche lo sport ha dovuto confrontarsi con lo scoglio della burocrazia per far giocare gli atleti da una parte all’altra di un confine. L’entrata della Slovenia in UE ha sicuramente facilitato questi processi, ma non basta ancora”.

La dirigente isontina ha fatto riferimento alle “numerose manifestazioni sportive comuni che hanno superato il mero livello locale, negli anni veri esempi innovativi di intendere lo sport come strumento fondamentale per abbattere ogni barriera”. Vito ha sottolineato che “lo sport è precursore di grandi cambiamenti politici e deve essere mediatore tra i popoli, tra le diverse federazioni sportive e mediatore tra i diversi sistemi sportivi. Le zone di confine possono dare lo spunto alle Federazioni centrali che – ha concluso – speriamo siano recettive”.

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