1 Dicembre 2025

Pd: Conferenza programmatica prepara a anni elettorali

BRAIDOTTI: ATTO ASUFC CAMBIA SENZA ENTI LOCALI

“Il cambiamento dell’atto aziendale di Asufc, confermato sulla stampa senza un reale confronto con gli amministratori locali e gli operatori, è solo l’ultimo episodio di una gestione della sanità priva di trasparenza e lontana dalle esigenze dei territori e dei cittadini. E nei rapporti con gli enti locali la concertazione continua ad essere usata come occasione di ricatto nei confronti delle amministrazioni comunali, da premiare o punire a seconda della loro predisposizione verso la Giunta regionale”. Così, con i temi della sanità e degli enti locali, l’attualità ha fatto irruzione nella relazione del segretario della federazione del Pd provinciale di Udine Luca Braidotti all’assemblea provinciale del partito.

Nel suo articolato intervento, dedicato a illustrare le tappe della Conferenza programmatica regionale “come luogo della partecipazione”, Braidotti ha annunciato per il prossimo gennaio “un appuntamento dedicato alla manifattura stretta fra instabilità geopolitica, alla crisi della logistica e alle sue ricadute economiche”. A rafforzare l’esigenza di “essere pronti indipendentemente da quando un presidente orfano del terzo mandato e in cerca di collocazione deciderà di portare al voto la Regione”, il segretario dem ha ricordato che “il 2026 e il 2027 saranno anni elettorali fondamentali con le elezioni amministrative in oltre 40 Comuni anche importanti e con gli altri appuntamenti nazionali e provinciali”.

Braidotti ha poi preso atto che “è in crisi il Friuli come isola felice in cui è scontata la sicurezza vissuta e percepita”, e ha parlato del cambiamento climatico su cui “la tragedia di Brazzano ha momentaneamente riacceso i riflettori”, rilevando come in questi anni la Regione abbia affrontato il fenomeno “senza prendere alcuna decisione, ad esempio, sull’imprescindibile tema del Tagliamento”. 

Riguardo le infrastrutture, il segretario ha denunciato che “in otto anni di governo non è calato di un minuto il tempo necessario a muoversi verso ovest” e dunque “siamo ancora una regione isolata”. Complessa anche la situazione del patrimonio immobiliare friulano, “ogni giorno di più un asset rigido sotto la pressione di diversi fenomeni”, tra cui “mancanza di manutenzione, asfittico mercato degli affitti, declino demografico che erode il valore patrimoniale”.

Allargando lo sguardo sullo scenario internazionale Braidotti ha evocato per il Fvg l’esigenza di “favorire le relazioni con gli Stati vicini, a partire dall’Austria, dalla Slovenia e dai Balcani tutti, che sono il nostro ‘giardino di casa’ e un pezzo d’Europa”.

Qui il testo integrale della relazione del segretario Braidotti

In primo piano