Candotto è stato memoria dell’Olocausto
CONTI-BRAIDOTTI-VITO: HA RACCONTATO ORRORE E CORAGGIO
“Scompare una delle ultime voci che hanno fatto l’esperienza dell’inferno concentrazionario, un uomo che ha dedicato le sue energie a trasmettere la memoria di ciò che è stato. Lo ha fatto per decenni e fino all’ultimo ha testimoniato cosa è stato l’Olocausto, ammonendo che ‘Non si può dimenticare quello che è successo! Farlo sarebbe una colpa!’, come disse senza equivoci. Nelle istituzioni, in interviste, ai giovani ha raccontato l’orrore dei Lager, il valore della libertà, le vittime innocenti, il coraggio di chi si è battuto come i suoi fratelli”.
La segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti con i segretari provinciali del Pd di Udine e Gorizia, Luca Braidotti e Sara Vito, ricordano congiuntamente la figura di Mario Candotto, scomparso a 99 anni.
Nato il 2 giugno 1926 a Porpetto (Udine), vissuto a Ronchi dei Legionari (Gorizia), combattente nella Brigata Proletaria composta interamente da operai, operaio nel cantiere navale di Monfalcone, deportato nel 1944 a Dachau dove perse il padre, mentre madre è morta ad Auschwitz dove era stata deportata con le due sorelle di Mario, sopravvissute. Due fratelli partigiani sono morti in combattimento.